Nu se pretează? Nu contează! La noi puteți returna bunurile în 30 de zile
Cu un voucher cadou nu veți da greș. În schimbul voucherului, destinatarul își poate alege orice din oferta noastră.
30 de zile pentru retur bunuri
Perché, di fronte a un toscano, tutti si sentono a disagio? Risposta ovvia, per Malaparte: di gran lunga piů intelligente degli altri italiani, e libero - la libertŕ dipende dall'intelligenza-, il toscano č spregioso, disprezza tutti gli esseri umani per la loro stupiditŕ. Per di piů č sboccato, insolente, crudele, fazioso, cinico e ironico. Possiede in compenso una greca virtů: il senso della misura, il sentimento della meravigliosa armonia che regge i rapporti fra le cose terrene e le divine (basti pensare alla Divina Commedia, dove il Paradiso sembra un angolo di Toscana). E il piů toscano dei toscani, un toscano - diciamo cosě - allo stato di grazia, č il pratese: becero, certo, visto che non ha paura di parlare come pensa, e rabbioso, rissoso, riottoso, nemico d'ogni autoritŕ, d'ogni titolo e d'ogni prosopopea. Č a Prato, del resto, che in mucchi di cenci polverosi «tutto viene a finire: la gloria, l'onore, la pietŕ, la superbia, la vanitŕ del mondo». Concepito come un arioso, amoroso, sfrontato Baedeker, sorretto da una lingua di scintillante nitore, "Maledetti toscani" ci guida attraverso i paesaggi, i popoli, le cittŕ, la letteratura della Toscana, mimetizzando sapientemente la violenza del pamphlet: giacché a ben vedere č anche un ritratto 'en creux' degli italiani, che, vili, pavidi e cortigiani, della veritŕ hanno paura, sognano privilegi e invidiano abusi e prepotenze, non sanno essere liberi e giusti ma solo servi o padroni. E dovrebbero imparare dai toscani a «sputare in bocca ai potenti».