Nu se pretează? Nu contează! La noi puteți returna bunurile în 30 de zile
Cu un voucher cadou nu veți da greș. În schimbul voucherului, destinatarul își poate alege orice din oferta noastră.
30 de zile pentru retur bunuri
"Ma, insomma, se sapessero solo cos'han fatto le donne!". A vibrare cosě č la voce di una delle dodici partigiane piemontesi le cui testimonianze sono state trascritte e raccolte qui da Anna Maria Bruzzone e Rachele Farina. Erano gli anni settanta del secolo scorso e, nonostante fossero passati decenni dalla fine della guerra, ancora "non si sapeva". O meglio, il prevalente "manierismo resistenziale" conveniva, nell'ufficialitŕ degli anniversari, sul "prezioso" contributo delle donne alla lotta di Liberazione, ma non si spingeva ad accreditarne l'indispensabilitŕ. Concentrata sulle vicende politico-militari, la storiografia continuava a ignorare una parte essenziale dell'accaduto. Grazie al libro di Bruzzone e Farina, oggi riproposto in una nuova edizione, la soggettivitŕ femminile ha invece preso la parola, determinando una svolta nella percezione collettiva della Resistenza. Si č abbandonata la logica subalterna del puro affiancamento - supporto logistico, ruoli di staffette, vivandiere, infermiere, infine custodi memoriali delle imprese maschili - per restituire piena dignitŕ di azione, lungimiranza, caratura morale e civile a chi aveva esposto la propria giovinezza a ogni rischio, quanto e talora piů dei compagni in armi, e nel dopoguerra non aveva preteso medaglie o riconoscimenti. La Resistenza troppo a lungo taciuta di queste donne, in gran parte di origini proletarie, č stata risarcita solo dal loro tardivo racconto.