Nu se pretează? Nu contează! La noi puteți returna bunurile în 30 de zile
Cu un voucher cadou nu veți da greș. În schimbul voucherului, destinatarul își poate alege orice din oferta noastră.
30 de zile pentru retur bunuri
Coniugare archivistica e fotografia ha rappresentato una sfida fondamentale per gli archivisti del secolo scorso: la presenza costante del mondo delle immagini nella vita di ogni giorno e, potenzialmente, in ogni classe sociale ha spinto gli studiosi a distinguere rigidamente all’interno di questo enorme mosaico visivo i caratteri propri della fotografia come documento storico. Nel caso della fotografia italiana si è ben presto compreso che per poterne parlare con attenzione e puntualità sarebbe stato necessario individuarne le principali aree produttive; può stupire il fatto che proprio Pavia fosse fra i principali poli fotografici della penisola, con il giusto connubio fra dilettanti e fotografi professionisti e con alla base una borghesia cittadina molto simile a quella che nell’Ottocento sostenne la nascita e diffusione della fotografia in Francia. Se il finire dell’Ottocento era stato rappresentato dagli scatti dei fratelli Nazzari, il Novecento pavese è stato il terreno fertile di Guglielmo Chiolini, la cui parabola fotografica ha investito e, a volte, influenzato il fermento culturale e sociale della città.