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Il settore spaziale è stato a lungo considerato di esclusivo interesse militare. Con il tempo, l’interesse si è esteso all’economia, con lo sviluppo di nuovi servizi e mercati. Si tratta della “classica” ricaduta che le tecnologie militari hanno nel sistema produttivo? Per l’industria dello spazio non è stato così, in virtù dello sviluppo di tecnologie e beni/servizi “nativi” nel settore privato. Sotto la spinta dell’integrazione fra economia digitale e industria dello spazio e tra ricerca e investimenti pubblici e privati, oggi la “nuova economia dello spazio” genera modelli di business, imprese e applicazioni innovative in molti settori: nell’Internet of Things, nel monitoraggio delle infrastrutture, del dissesto idrogeologico e della tutela dell’ambiente, nella ricerca geologica e mineraria, nell’integrazione delle reti di telecomunicazioni (e in particolare nella copertura delle aree meno popolate e nella garanzia di reti resilienti di fronte alle emergenze naturali o belliche), nei servizi di geolocalizzazione, nella prevenzione delle calamità, nella gestione degli interventi di protezione civile, nella gestione dei veicoli a guida autonoma o assistita, nella digitalizzazione delle produzioni agricole, nella guida da remoto (e nell’intercettazione) di aerei, droni, missili e obici di nuova generazione (come si è visto nella guerra in Ucraina). Nella crescente competizione geopolitica, tecnologica ed economica, l’industria dello spazio rappresenta un terreno cruciale. L’Europa e l’Italia sono ben posizionate. Ma non mancano i problemi. Sia nel rapporto fra le grandi potenze e aree mondiali, sia nel rapporto fra attori pubblici e privati, fra competizione e collaborazione. Anche in questo settore emerge la necessità di una visione strategica e di una efficace politica industriale, sia a livello nazionale che europeo e nell’ambito delle relazioni transatlantiche. E anche in questo settore l’Italia, che ha alcuni campioni nazionali, alcuni importanti poli regionali e molte piccole imprese innovative, soffre i limiti della frammentazione del suo sistema produttivo ed è alla ricerca di alleanze europee per difendere e consolidare le sue eccellenze.