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L’Eritrea, la prima e più longeva delle colonie italiane, si avvicina di nuovo a noi con questo libro. La storia dell’Italia e quella dell’Eritrea sono state legate in un "connubio" durato quarant'anni. Ritornano dalla nebbia della memoria figure come quella di Ferdinando Martini (primo governatore civile e "architetto" della colonia), degli alpini che hanno combattuto a Keren e tanti altri episodi e accadimenti dimenticati. Finita la guerra gli italiani lasciano l’Eritrea ma per questo paese non c’è pace, le potenze del mondo non trovano un accordo sulla sua collocazione geopolitica e gli negano l’indipendenza. L’Etiopia si annette l’Eritrea per avere un proprio accesso al mare, inizia un conflitto tra questi due paesi che pare non abbia fine. I tegadelti, i guerriglieri eritrei, riusciranno a conquistarsi, con l’appoggio del popolo eritreo, l’indipendenza e a far cadere il governo militare etiope guidato da Mariam Mengistu. La guerra di liberazione eritrea è rimasta sconosciuta, anche se combattuta parallelamente a quella del Vietnam e di tanti altri movimenti di liberazione. Questo libro è un contributo per la comprensione dei conflitti post-coloniali in Africa.