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Quando nel maggio 1987 si venne a sapere che il marchio Bugatti era stato acquisito per farlo rinascere, il mondo dell'automobile iniziò a fibrillare. I protagonisti di questa iniziativa erano due: l'ingegner Paolo Stanzani (padre delle più prestigiose automobili Lamborghini) che aveva già iniziato a progettare una nuova vettura ancora prima dell'acquisizione effettiva del marchio, e un imprenditore molto appassionato di autoveicoli, impegnato con successo nella loro importazione dal Giappone e nella distribuzione di vetture Ferrari. Paolo Stanzani, amministratore unico della Bugatti Automobili, attivò, tra gli altri, Marcello Gandini, designer di fama internazionale e subito dopo Dario Trucco, autore di questo libro, incaricandolo di fare quanto necessario per progettare e costruire la carrozzeria dell'auto che Gandini stesso stava disegnando. Con investimenti modesti l'ing. Stanzani riuscì a realizzare il motopropulsore, tutta la meccanica, il telaio e la prima carrozzeria. E poi cosa successe? Il seguito l'hanno raccontato in tanti, a partire dall'imprenditore con un suo libro. Anche altri ne parlarono, e le opinioni espresse da ciascuno non potevano essere le più diverse. Come si poteva superare questa "impasse", figlia di una trama dalle mille verità? Semplice: interpellare tutte le persone che, con qualunque ruolo, avevano partecipato al progetto, raccogliere le loro testimonianze riportandole integralmente, fino a confezionare questo libro, che non poteva intitolarsi diversamente: Bugatti, la vera storia della EB110.