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"Quando ne1 2080 la temperatura del pianeta salě di 4 gradi rispetto a quella normale, il mondo divenne irriconoscibile. La Pianura Padana sparě sott'acqua e venne chiamata Golfo di Torino. Si potevano fare i tuffi in mare dalla Torre Eiffel e una spiaggia in Scandinavia diventň la nuova Saint-Tropez." Da un alto sperone di roccia, il saggio Exelon racconta al popolo la storia del pianeta Terra e dei suoi abitanti che si sono estinti. A provocare la scomparsa dell'intera popolazione terrestre non č stato un evento improvviso, tipo la collisione con un altro pianeta o una pioggia di meteoriti: č stato l'uomo con la sua sfrenata voglia di consumismo ad aver consumato anche la cara madre Terra. L'aspetto piů grottesco č che tutti sapevano tutto, sottolinea Exelon. Bastava guardarsi intorno. Non era difficile capire le conseguenze dello scioglimento dei ghiacciai perenni come fossero Cornetti Algida a Ferragosto. E cosě pure della desertificazione galoppante, veloce come Usain Bolt. Invece niente. L'umanitŕ ha continuato a violare l'equilibrio dell'ecosistema fino a rendere l'intero pianeta una palla infuocata e invivibile. Fine della storia. Con "A nessuno piace caldo" Giobbe Covatta affronta con divertita arguzia un tema molto serio: l'irresponsabilitŕ ambientale di gran parte della specie umana.